Disimparare per innovare.

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Disimparare per innovare.

Esperienza e conoscenze specifiche sono importanti. A volte, però, queste si trasformano in gabbie mentali che ci fanno agire seguendo sempre lo stesso schema, impedendoci di apprendere cose nuove.

Queste gabbie altro non sono che convinzioni costruite inconsciamente per prendere decisioni in maniera veloce, senza dover quindi valutare continuamente tutte le circostanze, le relazioni, il contesto, ecc.

In pratica, una sorta di semplificazione di cui ci avvaliamo per decidere e agire.

Questo processo in generale è molto utile, non possiamo per ogni cosa mettere in discussione tutto e ricominciare da capo!

A volte però, queste convinzioni diventano un limite, ci impediscono di vedere la realtà dei fatti, di mettere in campo la creatività e l’ingegno.

Non ci permettono di “lasciar andare” ciò che non funziona, ostacolano l’innovazione, la crescita e il miglioramento.

Albert Einstein sosteneva che non si possono risolvere i problemi con le stesse modalità che li hanno creati, io condivido in pieno questo suo pensiero.

Fino a quando saremo limitati dalle nostre convinzioni su ciò che è possibile fare o non fare, chiuderemo le porte al cambiamento e avremo sempre lo stesso risultato.

L’atteggiamento è l’innesco per Disimparare.

Per liberarci di queste gabbie, è necessario disimparare.

Ma come si disimpara?

L’aspetto fondamentale, per me, è l’atteggiamento.

Bisogna innanzitutto essere motivati ad apprendere. Avere la capacità di uscire dalla propria zona di comfort, spinti dalla fame di sapere.

E’ necessario saper mettere in discussione sé stessi e le proprie conoscenze e convinzioni.

Recuperiamo la curiosità che avevamo da bambini, riacquistiamo la capacità di stupirci dinnanzi alle cose.

Chiediamoci continuamente “perché?”.

Dubitiamo: se non fosse così come potrebbe essere? E’ sicuro che non si possa fare? Altri ci sono riusciti? Ci sono aspetti che non ho considerato o che ho dato per scontato?

Queste sono le domande che dobbiamo porci e l’atteggiamento che dobbiamo avere per liberarci dalle catene di conoscenze e convinzioni che ci portano sempre allo stesso risultato.

Nella pratica, cosa possiamo fare per disimparare?

Se, per esempio, c’è un errore che continuiamo a commettere, oppure se otteniamo sempre lo stesso risultato rispetto a qualcosa, fermiamoci a riflettere. Analizziamo ciò che abbiamo fatto, senza paura e senza colpevolizzarci (ricordandoci che chi fa, sbaglia).

Chiediamoci cosa non ha funzionato e perché non ha funzionato. Individuiamo un modo alternativo per fare quella cosa, testiamolo, analizziamo nuovamente i risultati.

Questo ciclo continuo testa, misura, impara ci permetterà di crescere, migliorare e innovare ad ogni ciclo.

In breve tempo disimpareremo e impareremo ogni giorno.

Gli analfabeti del futuro non saranno quelli che non sanno leggere o scrivere, ma quelli che non sanno imparare, disimparare, e imparare di nuovo.

– Alvin Toffler –

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